L’esistenza di ipoteche sui beni, o di altre forme di garanzia, non esclude la assoggettabilità a sequestro preventivo dei beni stessi, con la precisazione che il diritto di sequela possa e debba trovare soddisfazione nella successiva fase processuale, quella relativa alla confisca ed alla fase esecutiva della stessa
Diversamente, se la trascrizione del sequestro è successiva, il bene deve ritenersi appartenente al terzo pieno iure con conseguente impossibilità della confisca posteriore all'acquisto
La giurisprudenza ha affermato che per «cose pertinenti al reato», sulle quali può cadere il sequestro preventivo, debbono intendersi non solo quelle caratterizzate da un’intrinseca, specifica e strutturale strumentalità rispetto al reato commesso ed a quelli futuri con cui si paventa la commissione, ma anche quelle che, come specificato nella Relazione al progetto preliminare c.p.p.
Il primo requisito indica la probabilità che il provvedimento finale che esposto alla guardia di finanza si vuole cautelare venga effettivamente adottato; il giudice, richiesto dell’emissione di un decreto di sequestro preventivo deve, quindi, svolgere un indispensabile ruolo di garanzia, valutando le concrete risultanze processuali, le quali devono essere tali da much ritenere che il fatto attribuito all’indagato o all’imputato rientri nella fattispecie criminosa oggetto di accusa.
il decreto pone una disciplina troppo attenta ai diritti dei creditori, sottovalutando gli effetti che derivano alla funzionalità del giudizio di prevenzione: nel procedimento concorsuale la sentenza dichiarativa impone lo spossessamento dei beni ai danni del fallito con contestuale intervento degli organi dello Stato che hanno l’onere di soddisfare i creditori (salva la revoca della sentenza); nel procedimento di prevenzione viene emesso un provvedimento cautelare (sequestro) che gradualmente assume stabilità fino alla confisca definitiva che determina sui beni la caducazione dei diritti del proposto e dei terzi intestatari.
Mette conto evidenziare, inoltre, che la funzione del sequestro probatorio determina anche la durata del vincolo, limitata al tempo strettamente necessario for every l’espletamento dell’accertamento in vista del quale è stato disposto, trattandosi di misura coercitiva che incide sia sul diritto di proprietà che sulla libertà di iniziativa economica (Cass.
L’avviso contiene altresì l’avvertimento che l’indagato ha facoltà, entro il termine di venti giorni, di:
Diversamente da quanto si è detto con riferimento al fumus, il legislatore ha definito con particolare precisione il secondo presupposto richiesto per l’applicazione del sequestro preventivo, il c.d. periculum in mora.In tale presupposto va ravvisata la stessa esigenza cautelare che con il provvedimento si intende salvaguardare, ovvero il «pericolo che la libera disponibilità di una cosa pertinente al reato possa aggravare o protrarre le conseguenze di esso oppure agevolare la commissione di altri reati» (artwork. 321, comma 1, cod. proc. pen.).Sul punto, giova precisare che, ai fini della legittimità del sequestro preventivo, il pericolo va inteso in senso oggettivo come probabilità di danno futuro in conseguenza dell’effettiva disponibilità materiale o giuridica della cosa, che può derivare non solo dalla potenzialità della res oggetto del provvedimento cautelare di recare una lesione all’interesse protetto dalla norma penale, ma anche dalla semplice possibilità di contribuire al perfezionamento del reato (21).In sostanza, al fine di evitare una indiscriminata compressione del diritto di proprietà e di uso del bene, l’accertamento del requisito in parola deve dare atto della sussistenza di un duplice elemento: il c.d. nesso di pertinenzialità della cosa rispetto al reato e il pericolo che la libera disponibilità della cosa possa determinare un aggravio delle conseguenze del reato ovvero agevolarne la reiterazione (22).Il primo elemento ricorre allorquando il bene sottoposto a sequestro si caratterizzi for every una intrinseca, specifica e strutturale strumentalità rispetto all’attività illecita che si ritiene commessa dall’indagato, non essendo sufficiente una relazione meramente occasionale (23).
L’omissione dell’informazione di garanzia, nei casi tassativamente stabiliti dalla procedura penale, la sua non tempestiva notifica, o il difetto della completa indicazione delle informazioni previste dalla legge, configurano una fattispecie di lesione dei diritti di assistenza difensiva dell’indagato e determinano una nullità, anche se non assoluta, degli atti irripetibili di indagine presupposto dell’informazione di garanzia
Il pubblico ministero ed anche la polizia giudiziaria d’iniziativa possono disporre il sequestro preventivo d’urgenza, nei casi in cui non è possibile attendere il provvedimento del giudice, il quale comunque deve decidere sulla convalida del provvedimento entro le successive forty eight ore, altrimenti il sequestro perde efficacia.
Tali atti di indagine a cui il difensore ha diritto di assistere sono: l’interrogatorio, l’ispezione, il confronto, l’accertamento tecnico irripetibile, la perquisizione, il sequestro e il prelievo coattivo di campioni biologici.
La legge antimafia, infatti, ha la sua peculiare finalità di colpire il denaro ed i beni di chi non guadagna in modo lecito e questo in un’ottica di effettività del risultato porta ovviamente advertisement invadere diversi campi e porre in discussione una serie di principi a cui i civilisti sono legati (advertisement es.
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